Fai: cancellare ‘bruttura burocratica’ castello Trapani

Resi noti i risultati finali della 4° edizione de “I luoghi del cuore”

E’ il Castello della Colombaia di Trapani il primo nella classifica delle prime 10 ‘brutture da cancellare’. E’ questo il risultato della quarta edizione del censimento ‘I luoghi del cuore, cancelliamo insieme le brutture d’Italia’ promosso dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L’antica fortezza all’imbocco del porto cittadino ha raccolto 7.052 segnalazioni con la seguente motivazione: “contro la burocrazia che da anni blocca ogni tentativo di recupero”. La bruttura, infatti non sta nel monumento, le cui fondamenta risalgono addirittura ai Cartaginesi, ma va ricercata nell’intrico burocratico che da anni ne sta ritardando il recupero causando di conseguenza un degrado sempre più accentuato.
In tutto al Fai sono arrivate 110.444 segnalazioni, un vero e proprio esercito di “cittadini con cuore”, che hanno scelto di impegnarsi in favore del proprio territorio, per restituirgli o assicurargli una bellezza oggi ferita o minacciata. Non sempre, infatti, sono stati votati luoghi deturpati: moltissime sono state le segnalazioni di aree ancora integre, ma sulle quali incombono progetti distruttivi. In seconda posizione, con 5.258 segnalazioni, è giunta la Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, ‘contro la scomparsa – recita la motivazione – di uno degli esercizi storici della città’. La storica libreria oggi rischia la chiusura a causa del raddoppio del canone d’affitto. Terza classificata, con 4.737 segnalazioni, è la vetta del Monte Gennaro, a Palombara Sabina (Roma) ‘contro le antenne esistenti – è la motivazione – e il progetto di installarne di nuove e contro i resti di un albergo diroccato’. In quarta posizione le Carceri Storiche di Trento; in quinta l’ex deposito militare carburanti di Vitinia-Roma; al sesto posto Villa Sanna, Parco di Monserrato (Sassari); al settimo la Chiesa San Ruffino (Mongiardino L.-Alessandria). Chiudono la classifica Lomellina, in provincia di Pavia, l’Area Quadrilatero Verde a Firenze e la Madonna del Poggio (Solero – Alessandria).
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