Al via oggi, lunedì 5 novembre, a Firenze la prima conferenza delle capitali europee della cultura a cui partecipano anche le città di Porto, Dublino, Turku, Santiago di Compostela, San Sebastian, Matera, Sibiu, Cork, Bruxelles. Tra i presenti, il Commissario Europeo per la Cultura, Istruzione Gioventù e Sport, Tibor Navracsics, oltre al ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli.
“Significativamente collocato nel primo anno Europeo del Patrimonio Culturale – spiega il Comune di Firenze – l’inedito summit mira a celebrare e riunire insieme per la prima volta le città europee che sono state dichiarate capitali della cultura dal 1985, anno di lancio dell’iniziativa, e quelle già designate per i prossimi anni”. L’obiettivo “è fare il punto sull’esperienza e sui benefici che l’istituto della Capitale della Cultura ha apportato al processo di integrazione europea e, di volta in volta, alle città stesse”.
Il summit, inoltre, precederà di un giorno l’ormai abituale appuntamento con ‘Unity in Diversity’, il consesso dei sindaci del mondo che si riuniscono annualmente a Firenze sull’esempio dei dialoghi di Giorgio La Pira, in programma il 7 novembre.
La conferenza, che si inaugura presentando anche due opere create per l’occasione da Emilio Isgrò, si aprirà lunedì 5 novembre alle 17 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, col sindaco Dario Nardella, il ministro Bonisoli e il commissario Navracsics. Ci sarà un dibattito tra Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera, e Cristiana Collu, direttrice generale della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea.
Il 6 novembre sono previsti incontri su vari temi, dalla cultura come volano di crescita economica, alle sfide poste alle città d’arte dal turismo, dalla tutela del patrimonio alle politiche culturali per l’integrazione sociale, alle relazioni internazionali. Previsto anche un intervento dell’attore e regista Tim Robbins. Al termine verrà firmata una dichiarazione che riconosca alla cultura una priorità crescente nell’agenda pubblica europea.