Franceschini all’Ue: caschi blu cultura pronti a intervento

“L’Unesco dica quando e dove intervenire: la nostra task force a tutela del patrimonio culturale, la prima al mondo, è pronta a intervenire”. Lo ha detto il ministro della cultura, Dario Franceschini, durante la presentazione al Parlamento europeo di Bruxelles dell’unità operativa tutta italiana di #unite4heritage, i cosiddetti ‘caschi blu’ della Cultura, specializzati nel restauro, conservazione e catalogazione dei beni culturali, presenti in tutto il mondo.

“Grazie all’urgenza del momento e alla forte sensibilità dell’opinione pubblica – ha osservato il ministro – abbiamo fatto molta strada in poco tempo: l’Italia è il primo Paese che ha firmato l’accordo con l’Unesco per creare una task force per la tutela del patrimonio”. Si tratta di 60 specialisti tutti italiani, 30 tra archeologi, storici dell’arte, studiosi, e 30 carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale.    

“L’accordo tra Italia e Unesco – ha sottolineato il Commissario Ue alla Cultura, Tibor Navracsics – rappresenta un nuovo capitolo nella storia della cooperazione culturale: spero molti Paesi Ue seguano l’esempio italiano”.

Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura, ha sottolineato come il Parlamento europeo abbia dato per primo grande impulso all’idea dei ‘caschi blu’ della cultura. “Palmira è come una regina del deserto violentata dalla follia terrorista. Ora – ha concluso – abbiamo deciso di dedicare il 2018, l’anno europeo del patrimonio culturale, alla memoria di Khaled al-Asaad, l’archeologo siriano trucidato dall’Isis”. Proprio riguardo ai lavori da fare a Palmira e negli altri sei siti siriani a rischio, Francesco Bandarin, direttore del World Heritage Center dell’Unesco, ha dato appuntamento alla conferenza internazionale di Berlino, il 2 e il 3 giugno. “Là presenteremo il nostro piano d’azione, le nostre priorità sui luoghi d’intervento e le risorse”. 

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