“E’ una sfida vera quella della conoscenza reciproca, del dialogo multireligioso, soprattutto nelle grandi città dove convivono milioni di persone di fede diversa, di cultura diversa”. Così il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, ha commentato l’iniziativa “Le vie del Giubileo: venti percorsi culturali a Roma per venti secoli di storia, arte e religioni”, presentata oggi a Roma, promossa dal Mibact e da altri enti culturali e religiosi, insieme con monsignor Libero Andreatta, vicepresidente dell’Opera romana pellegrinaggi, Giorgia Calò, assessore della comunità ebraica di Roma e Yahya Pallavicini, vicepresidente della comunità religiosa islamica italiana.
“Ora mi piacerebbe che la prossima tappa fosse la costruzione di altri venti percorsi nelle periferie urbane, che sono i luoghi in cui si sperimenta la conoscenza reciproca”, ha aggiunto. “Ci sono luoghi meno conosciuti – ha spiegato il ministro – ma altrettanto importanti non solo per l’archeologia ma anche per l’arte contemporanea, che sono diventati luoghi di bellezza ma che occhi distratti non vedono”.
Quindi Andreatta ha risposto sul possibile timore di attentati terroristici a Roma alla base del calo dell’affluenza turistica durante le feste pasquali. “Era previsto che l’affluenza non fosse così grande perché è un Giubileo vissuto nelle diocesi e nelle chiese locali, non è necessario venire a Roma come negli altri giubilei”. Secondo Andreatta, “i drammatici fatti del terrorismo possono in qualche modo rallentare” le presenze, ma “a me dà fiducia il fatto che nel momento delle difficoltà e della tragedia più grande è importante essere uniti”. “La parola pace – ha concluso – non è solo una parola ma è un prezzo che si paga nella vita quotidiana”.