Oltre 12mila presenze a Pompei, quasi 28 mila per il Colosseo, oltre 2 mila all’Archeologico di Napoli, 2 mila a Castel Sant’Angelo dove c’è stata la fila tutta la mattina, mentre gli Uffizi registrano un +34,62% con code di un’ora e mezza per entrare. Sono i numeri del debutto da boom per la prima domenica gratis di musei, monumenti e siti archeologici dello Stato.
“Una bellissima giornata di festa”, commenta soddisfatto il ministro Dario Franceschini, che ora attende i dati definitivi dai quali, a dispetto delle temperature torride che un po’ tutta Italia hanno segnato la giornata di festa, ci si aspetta un ulteriore incremento se non addirittura un raddoppio di presenze rispetto alla normalità. Numeri in qualche modo attesi, spiega il ministro, “che siamo certi aumenteranno con il passare dei mesi, quando questo appuntamento fisso si sarà consolidato nelle abitudini delle famiglie”.
L’obiettivo della domenica a porte aperte nei circa 420 musei e luoghi della cultura statale punta a coinvolgere i turisti, facendo in modo che all’estero si parli sempre di più delle meraviglie italiane, ma guarda anche al pubblico ‘locale’. “Assieme ai turisti – dice Franceschini – ci aspettiamo tanti italiani attratti dalla novità e convinti a scoprire magari il museo sotto casa”. Come sia andata da questo punto di vista lo si vedrà nei prossimi giorni, ma Franceschini assicura che il successo dell’iniziativa ha toccato anche i musei più piccoli “con percentuali di crescita a due cifre”.
Il Museo Egizio di Torino invece è rimasto a pagamento nella domenica dei musei gratis. In un’intervista a La Stampa, Evelina Cristillin, presidente del museo, si dice comunque soddisfatta: “Qualcuno non era informato”, ma “tutti hanno acquistato il biglietto”. Alle 18,30 il museo aveva accolto 3.576 visitatori. Parlando della sostenibilità di non far pagare il biglietto una domenica al mese in tutti i musei e luoghi di cultura statali, Cristillin dice: “Al ministero avranno fatto un piano finanziario adeguato. Vorrei capire quanto incide una domenica, ma per fidelizzare il pubblico l’operazione pagherà. Tanti visitatori invogliano sponsor e mecenati”.
Intanto, grazie all’accordo firmato con i sindacati, sono al momento risolti i problemi del Colosseo. Il ministro, che tempo fa aveva bacchettato proprio i custodi dell’Anfiteatro Flavio (qui oggi 27.859 visitatori, ieri erano stati 17.949; domenica scorsa, 29 giugno, 21.822) perché non permettevano l’apertura, e che dopo le ultime assemblee di Pompei aveva anticipato di lavorare ad una norma per includere i musei nei servizi pubblici essenziali e prevedere quindi la precettazione adesso ringrazia tutti. ”Stiamo lavorando con poche risorse”, sottolinea, rinviando ancora una volta al dl cultura nel quale, insieme con l’Art Bonus, sono previsti per il settore meccanismi di mobilità e assunzioni.