Consiglio di Stato frena su nomine direttori stranieri nei musei

Ok del Consiglio di Stato alla procedura scelta dal Mibact per la valutazione dei direttori dei musei, ma viene rimessa in discussione  all’adunanza plenaria l’apertura a direttori stranieri. E’ questo, in sintesi, secondo quanto si apprende, il contenuto della sentenza pubblicata oggi dalla sezione sesta del Consiglio di Stato in merito a un ricorso presentato nei mesi scorsi.

“Davvero difficile fare le riforme in Italia. Dopo 16 decisioni del Tar e 6 del Consiglio di Stato, quest’ultimo cambia linea e rimette la decisione sui direttori stranieri dei musei all’adunanza plenaria. Cosa penseranno nel mondo?”, scrive su Twitter il ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschini, commentando la decisione.

“Non si possono, per la fretta degli annunci e della propaganda, costruire riforme con le fondamenta di sabbia”, commenta invece lo storico dell’arte Tomaso Montanari. “E’ un problema di competenza – sottolinea all’ANSA – le riforme vanno fatte per bene e questo a prescindere dalle scelte”. E su twitter risponde al ministro Franceschini che lamenta l’impossibilità di fare le riforme e si chiede cosa penseranno di noi all’estero. “Penseranno – scrive Montanari – che @dariofrance, come la Boschi e la Madia, non è capace di scrivere una riforma che stia in piedi. La fretta, la propaganda, l’ideologia del nuovismo portano a costruire case con fondamenta di sabbia. I veri incompetenti sono i ministri scelti da Renzi”.

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