Verso G7 Cultura:  in agenda traffico illecito di beni culturali

La lotta al traffico illecito di beni culturali come fonte di finanziamento per le organizzazioni terroristiche occuperà un posto di primo piano nel dibattito del primo G7 della Cultura che si terrà a Firenze il 30 e 31 marzo. Gli ultimi anni hanno reso infatti sempre più urgente la necessità di identificare meccanismi efficaci internazionali per proteggere il patrimonio culturale in pericolo, e non è un caso che proprio in questi ultimi mesi in Italia sia stato avviato l’iter parlamentare del provvedimento voluto dal ministro Dario Franceschini per inasprire le pene per chi danneggia o sottrae illegalmente beni culturali allo Stato.

Durante il G7 Cultura di Firenze è previsto un meeting di esperti sul tema. Al centro della discussione una riflessione e un confronto sulle migliori pratiche internazionali di investigazione e di intelligence. Ma anche l’elaborazione di soluzioni che permettano di condividere un database unico di tutti i beni culturali, le migliori esperienze di cooperazione internazionale, fino all’ identificazione e allo studio di tutte quelle attività educative e formative che possano sensibilizzare l’opinione pubblica. Parteciperanno i massimi esperti italiani dei beni culturali, i rappresentanti del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, dell’Organizzazione internazionale della polizia criminale – Interpol, e delle polizie degli altri paesi G7.

“Quando si fa il G7 viene sempre proceduto da G7 tematici, ma mai c’era stato il G7 della cultura. Noi abbiamo pensato di farlo per la prima volta il 30 e il 31 marzo a Firenze, e il tema sarà quello della Cultura come strumento di dialogo, inserendoci così nel dibattito che avevamo aperto ad Expo”, ha spiegato il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini ospite a Che tempo che fa.

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