Domani, sabato 7 ottobre, si festeggia la Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia. I locali che vi aderiscono hanno almeno un secolo di storia e sono stati frequentati da re e regine, principi e imperatori, filosofi e artisti, scrittori e politici, musicisti e compositori, attori e registi. I Locali Storici d’Italia, che hanno il Patrocinio del ministero della Cultura, sono come un circuito museale d’Italia: ricchi di storia, esempi d’arte e architettura vantano pagine di straordinaria memoria italiana, tenuta sempre viva grazie alla cura e alla passione di chi, ogni giorno, spesso anche da oltre sette generazioni, ne preserva la ricchezza e il valore.
Sono luoghi dove vivono ricchezze gastronomiche uniche e dove l’eccellenza ha radici profonde e antiche. Hanno fatto sognare generazioni di italiani e di turisti e ancora oggi continuano a farlo con le loro immutate atmosfere e bellezze, come il Florian a Venezia, il Gambrinus a Napoli, il Cambio a Torino e le decine e decine d’altri, in tutte le regioni italiane, nelle grandi città come nei piccoli centri. Il 7 ottobre i Locali Storici invitano a partecipare a degustazioni, a visite guidate e a conoscere le mille storie che raccontano: come in una caccia al tesoro si può scoprire qual è il locale dove Umberto Eco ha ambientato il suo romanzo Il Cimitero di Praga, oppure dove sono stati inventati i tramezzini, oppure ancora qual è il ristorante che si trova nelle memorie di Casanova.
L’elenco è interminabile e grazie all’iniziativa promossa dall’Associazione dei Locali Storici d’Italia, che raggruppa oltre 200 locali su tutto il territorio italiano, anche quest’anno le attività sono gratuite e da prenotare sul sito: giornatanazionale2023.
L’Associazione ha nominato Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, primo Ambasciatore dei Locali Storici d’Italia. “Sono
luoghi legati alla memoria e al piacere, fanno parte di un percorso che ognuno di noi ha vissuto. Qui la storia passa insieme al tempo del presente ed è giusto che ci sia particolare attenzione da parte del ministero della Cultura, perché non sono meno importanti dei Musei. I locali storici d’Italia sono parte della musica, della letteratura, della poesia, del teatro, e l’Associazione nazionale con le sue iniziative compie un’azione di garanzia e conservazione non solo dei luoghi fisici, ma anche di tutela della memoria”, ha commentato Sgarbi.