La crisi risparmia i musei statali italiani, che nel 2014 vedono crescere sia i visitatori (+6,2% rispetto al 2013) sia gli introiti (+7%), con punte di eccellenza al Sud e in tanti musei cosiddetti “minori” o fino ad oggi poco frequentati, dalla Rocca di Gradara a Capodimonte. Lo annuncia il ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschini presentando alla stampa estera il nuovo bando internazionale per la selezione dei direttori dei primi 20 musei dello Stato.
“Per i musei italiani un anno davvero positivo”, dice il ministro, che sottolinea soddisfatto anche “il valore educativo” della riforma di orari e tariffe introdotta con il suo arrivo al Collegio Romano.
“Il costante aumento di visitatori anche nelle domeniche gratuite e pure nei mesi di bassa stagione turistica – dice – dimostra che al museo sono tornate anche tante famiglie italiane”.
In particolare, nel 2014 i visitatori dei circa 420 musei statali italiani sono stati 40.287.939, con un incremento di 2.355.687 rispetto al 2013.
Crescono, grazie all’introduzione di nuovi orari e tariffe, anche i visitatori gratuiti, che nell’anno appena trascorso sono stati 21.346.214 (+5% rispetto al 2013) con un aumento di 987.067 persone. Gli introiti totali per il 2014 sono 134.860.105 euro, ovvero 8.784.486 euro in più rispetto all’anno precedente.
Importante anche l’aumento al Sud, con un +108,2% in Calabria (+ 947.45% introiti), in gran parte dovuto alla riapertura del museo nazionale di Reggio Calabria con i Bronzi di Riace, a cui si affianca una crescita comunque significativa in Sardegna (+28,5% visitatori, +31,14% introiti), in Basilicata (14,3% visitatori, +31,68% introiti) e Puglia (+6,37% visitatori, +12,74% introiti) o Campania (+8,39% visitatori, +8,97% introiti).
Ma i numeri sono in positivo anche per quasi tutti i musei della Top 30 dei più frequentati, dominata come sempre da Colosseo (che ha superato il muro dei 6 milioni di visitatori l’anno, con un incremento del 9,8% rispetto al 2013), Pompei e Uffizi.
Aumentano i visitatori un po’ ovunque, dalla Pinacoteca di Brera (+8,1%) al circuito museale di Firenze (+15,8%), da Villa d’Este (+9,6%) a Villa Adriana (+11,9%), dagli Scavi di Ostia antica (+13%) al circuito archeologico di Paestum (+7,4%) fino all’exploit del Museo di Palazzo Ducale di Mantova (+26,3%). In controtendenza la Grotta Azzurra a Capri (-8,8%), il Castello scaligero di Sirmione (-7,5%), la Venaria Reale di Torino (-4,9%).