Il Vaticano cambia rotta: frammenti Partenone tornano a casa

La geopolitica di Papa Francesco passa anche per la diplomazia dell’arte: mercoledì 8 marzo partiranno dal Vaticano i frammenti del Partenone, custoditi nei Musei, verso la Grecia. Un gesto che segue di pochi mesi quello della restituzione di tre antiche mummie, sempre dei Musei Vaticani, al Perù.

Il Papa aveva annunciato la restituzione dei frammenti del Partenone a metà dicembre. La firma degli accordi necessari avverrà martedì 7 marzo e l’8 i frammenti saranno trasferiti al Museo dell’Acropoli. Si tratta di frammenti del frontone, del fregio e di una metope del Partenone, conservati, fin dall’Ottocento, nelle raccolte dei Musei Vaticani.

Un cambio di rotta dunque rispetto alle politiche del passato: nel 2007 il Vaticano aveva negato nettamente questa restituzione spiegando che nel patrimonio culturale esiste una proprietà territoriale ma anche una proprietà culturale acquisita e si faceva l’esempio proprio del Partenone al British di Londra o della Gioconda al Louvre di Parigi.

A distanza di sedici anni Francesco cambia impostazione. Ad ottobre dello scorso anno, quando i Musei restituirono le tre antiche mummie, dal Vaticano spigarono che il gesto rispondeva allo “spirito di integrazione fra le culture”.

Un capitolo aperto è invece quello relativo ad un antico kayak da caccia di legno e pelle di foca lungo oltre quattro metri e appartenuto due secoli fa a membri delle popolazioni Inuvialuit dell’artico canadese. I nativi del Canada, alla vigilia del viaggio del Papa nel Paese la scorsa estate, ne hanno infatti chiesto la restituzione. Il Vaticano ha espresso la disponibilità a collaborare. Sulle richieste aperte c’è anche quella del Messico che invoca la restituzione di alcuni codici storici precolombiani custoditi nei Musei Vaticani.

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