L’ ‘Italia creativa’ fa bei numeri, ma ha le potenzialità per fare ancora meglio. Secondo lo studio realizzato da EY (Ernst&Young) con il supporto delle principali associazioni di categoria guidate da Mibact e Siae, nel 2015 l’industria culturale ha fatturato 47,9 miliardi di euro, pari al 2,96% del Pil, con un tasso di crescita rispetto all’anno precedente del 2,4%, a fronte di un aumento del Pil dell’1,5%. La filiera creativa ha occupato oltre un milione di persone, in aumento dell’1,7% rispetto al 2014.
“Questi numeri collocano l’industria creativa e culturale al terzo posto in Italia da un punto di vista occupazionale – ha detto il presidente di Siae Filippo Sugar – dopo il settore edile e quello della ristorazione e alberghiero”.