L’Appennino punta alla Capitale Europea della Cultura 2033

La CivitasAppenninica verso la candidatura a Capitale europea della cultura 2033. Nei giorni scorsi, a Norcia, si è svolta un’assemblea pubblica per ribadire la volontà di avviare il percorso alla presenza, tra gli altri, del commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, dell’ex governatore della Marche Gian Mario Spacca, dell’assessora alla programmazione europea, bilancio turismo della Regione Umbria Paola Agabiti, del sindaco di Norcia Giuliano Boccanera e dei cittadini della città di San Benedetto.
Una candidatura che parte dalle città colpite dal terremoto ad iniziare proprio da Norcia, espressione di una grande cultura che trova in tre giganti dello spirito come San Benedetto – patrono d’Europa – ma anche San Francesco e San Romualdo, riferimenti di una straordinaria attualità.
Il progetto è sostenuto da Hamu, a sua volta sostenuta anche dalla Fondazione Aristide Merloni. Hamu è un’associazione nata per sostenere la rinascita del Centro Italia e dell’Appennino attraverso l’incontro fra scienza e imprenditorialità, mettendo insieme Confindustrie, Università e Fondazioni di Abruzzo, Marche e Umbria.
“L’Europa con la candidatura a capitale europea – ha detto l’ex governatore Spacca – si rivolge a territori in crisi ma dalle forti potenzialità; e quale territorio è più in crisi dell’Appennino, colpito dallo spopolamento, dal terremoto e dal cambiamento climatico?. Nella competizione a capitale europea della cultura non vince chi è più forte – ha aggiunto Spacca – ma chi ha più da esprimere, Hamu crede in questa iniziativa e ha già dedicato un budget. Ora sta ai cittadini di Norcia dare la loro approvazione e collaborare per dare vita al progetto, con il sostegno di Hamu e altri enti come il Censis – Giuseppe De Rita sarà a capo del Comitato scientifico di candidatura- ma anche di privati”, ha concluso l’ex governatore marchigiano.
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