Il Louvre si conferma re dei musei del mondo, anche se un po’ più mestamente del solito visto che perde 660 mila visitatori nel 2015. Ma è tutta Parigi che paga lo scotto al terrorismo, con il Centre Pompidou che precipita e i musei della Ville Lumière che complessivamente perdono il 5%. E così terrorismo e paura lasciano la loro traccia anche sulla classifica annuale stilata da The Art Newspaper che raggruppa i 100 musei più gettonati del mondo che complessivamente perdono quest’anno 8 milioni di visitatori.
Un quadro a luci e ombre che vede però l’Italia in controtendenza: i Musei Vaticani sfondano il muro dei 6 milioni di visitatori e si piazzano al quarto posto, scavalcando la National Gallery di Londra, in flessione.
Se in Francia va male, il quadro è meno fosco in Gran Bretagna, dove il British, eterno secondo nella blasonata classifica, cresce dell’1,9%. Come pure cresce il Met di New York, che quest’anno si riprende il terzo posto del podio.
In Spagna si registra l’exploit del Reina Sofia, che guadagna addirittura il 20% rispetto al 2014. Un segnale di speranza si fa strada per la Grecia, dove il Museo dell’Acropoli ad Atene sale dal 40 al 36esimo posto.
In particolare, fa notare il Giornale dell’Arte, sembrano crescere di più (complessivamente del +14%) i musei che hanno investito su ampliamenti e nuove architetture. E’ il caso del Los Angeles County Museum of Art (Lacma), che deve un suo ritrovato successo agli ampliamenti progettati nel 2008 da Renzo Piano e che ora ci riprova affidandosi a Peter Zumthor.
Ma anche del Perez Museum di Miami, che ha enormemente aumentato il suo appeal grazie alla nuova sede affacciata sul mare firmata Herzog & deMeuron (dai 55 mila del 2007 ai 315 mila del 2014). Qualche volta l’appeal scema con il passare della novità, ma non sempre se si guarda al Palais de Tokyo di Parigi, che dal giorno della riapertura, nel 2012, continua ad aumentare il suo pubblico.