Per dare supporto remoto ai nuovi supermanager il Mibact ha pensato di istituire un ‘gruppo di assistenza’, definito sportello o ‘helpdesk’. La notizia è stata resa nota dal sindacato Confsal Unsa Beni culturali che parla di operazione “umiliante”, fatta “alla chetichella”.
“Prima che tutti i super direttori manager dei musei dotati di autonomia speciale entrino in effettivo servizio (entro il 31 dicembre 2015, si spera) – spiega Confsal Unsa con il coordinatore per la Toscana, Learco Nencetti – viene istituito alla chetichella (e a conoscenza solo dei diretti interessati, quindi segretamente) un gruppo di consulenza ed assistenza, con tanto di esclusivo ‘Help Desk Musei’ a loro disposizione h24. Praticamente una task force esclusiva creata solo per loro con una individuazione di 10 gruppi di assistenza e consulenza, formati per ora da dirigenti del MiBact, di cui un direttore generale, 5 dirigenti di secondo livello, 2 funzionari ed un ingegnere di Arcus spa”.
Le materie con cui, da Roma, verranno aiutati i supermanager sono: bilancio, impegni giuridici ed esercizio della spesa; gestione del personale e relazioni sindacali; valorizzazione e tutela del patrimonio culturale; prestiti di opere per mostre; sponsorizzazioni; erogazioni liberali; accordi di valorizzazione e protocolli di programma; concessioni demaniali; sicurezza e logistica del patrimonio immobiliare.
“E’ veramente imbarazzante – prosegue Nencetti – percepire che i nuovi 20 super direttori manager di fatto non hanno ben chiaro cosa devono venire a dirigere, se solo si pensa che per ogni loro dubbio o chiarimento possano disporre di 10 gruppi di lavoro diversi”. Inoltre “che tempi di attesa avremmo per definire anche la più semplice questione se prima costoro dovranno aspettare una convincente risposta dall’help desk dei musei?”. “Quali sono – chiede – le loro prerogative manageriali per i quali sono stati selezionati rispetto ai nostri dirigenti e funzionari interni che invece sono stati scartati a priori?”.