Musei chiusi il 12 novembre contro tagli governo

Ma Berlusconi promette fondi con un decreto entro il 16 novembre

Il 12 novembre centinaia di musei, biblioteche, siti archeologici, luoghi di spettacolo, da Roma a Torino, da Venezia a Bari, in decine di città e comuni, chiuderanno i battenti o protesteranno in altre forme (Milano ad esempio, pare pensi a una giornata di gratuità di musei e siti), per opporsi ai provvedimenti sulla cultura nell'ultima manovra finanziaria del governo. La mobilitazione nazionale, 'Porte chiuse, luci accese sulla cultura' è stata annunciata da federculture e Anci con il sostegno del Fai. Intanto, però, il premier Silvio Berlusconi ha assicurato che i soldi per la cultura arriveranno con un decreto entro il 16 novembre.
Le adesioni però continuano ad arrivare: per ora, fra le tante, si contano quelle della Conferenza delle Regioni, dell'Unione Provincie italiane, dell' Associazione siti Unesco. Poi Legambiente, Associazione città d'arte e cultura, decine e decine di Comuni, tra cui Roma, Venezia, Torino, Genova, Bari, Alghero. Aderiscono la Triennale di Milano, il Maxxi, Torino Musei, Federparchi.  

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