Musei e mostre riaprono in zona gialla e nel weekend, ma prenotando

Mostre e musei, dal 26 aprile in zona gialla porte aperte anche nei weekend, ma sempre su prenotazione. La novità che si accompagna al nuovo decreto era in realtà prevista, su richiesta del ministro della cultura Franceschini, già nel decreto del 2 marzo scorso che sanciva per il 27 marzo, la riapertura poi saltata per le condizioni epidemiche di teatri e cinema. La norma impone però per il fine settimana l’obbligo di prenotazione, che potrà essere fatta online o telefonicamente, viene sottolineato, “con almeno un giorno di anticipo”.

Ecco le regole previsto dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Musei – Dal 26 aprile riaprono i musei nelle zone gialle secondo i protocolli di sicurezza già adottati prima dell’ultima chiusura. Le visite sono disciplinate secondo le modalità indicate nei siti web istituzionali dei singoli istituti, la novità principale riguarda il fine settimana: riaprono su prenotazione online e telefonica (che deve avvenire almeno un giorno prima) le porte di pinacoteche, musei, parchi archeologici, complessi monumentali e mostre.

Spettacoli – Dal 26 aprile in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto saranno svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella autorizzata fino al massimo di 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala, avendo il Cts recepito le richieste avanzate dal ministro della Cultura Dario Franceschini per avere una maggiore presenza di pubblico. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

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