"Il problema dei grandi musei italiani è lo scarso tempo che dedicano alle mostre i visitatori, che così non possono comprendere i veri messaggi delle opere esposte". La pensa così Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, che ieri è intervenuto all’inaugurazione del ciclo di conferenze “Musei oggi: modelli, prospettive e problemi” all’università Cattolica di Milano. La crisi, secondo l’ex ministro dei Beni culturali, sembra non intaccare il valore dell’arte contenuta nei grandi musei italiani: "Ogni anno attraversano i Musei Vaticani oltre 4 milioni e mezzo di persone di ogni Paese, lingua e religione". "Ma il vero problema – ha sottolineato – è che per visitare tutto il museo vaticano bisogna percorrere diversi chilometri di stanze, con oltre dieci mila statue, e il tempo medio che ogni turista dedica alle esposizioni è un’ora e venti minuti, comprese magari anche la pausa merenda e una visita al Colosseo". "L’oggetto del desiderio – ha concluso – è la Cappella Sistina: i turisti ne sono attirati in modo magnetico ignorando tutto il resto, come se non esistesse altro".