Musei, scatta la protesta contro i tagli del governo

Oggi chiusi per due o più ore i luoghi della cultura italiana

Contro i tagli alla cultura decisi dal governo scatta la protesta di musei, monumenti e archivi. Dagli Uffizi a Pompei, dalla Galleria Borghese di Roma al Cenacolo Vinciano di Milano oggi i più importanti luoghi della cultura si fermeranno per due o più ore per consentire ai lavoratori di riunirsi in assemblea. Domani sarà la volta del Colosseo, fermo dalle 9 alle 11, mentre giovedì 24 luglio toccherà alla Sardegna. La manifestazione di livello nazionale è indetta dal coordinamento nazionale Uil Beni culturali che denuncia le riduzioni previste per il dicastero guidato da Sandro Bondi, "355 milioni di euro (16 in più rispetto alle previsioni già nere di qualche giorno fa) per il 2009, 369 milioni di euro per il 2010, 653 milioni di euro per il 2011". Quella di oggi – chiarisce il segretario nazionale del sindacato Gianfranco Cerasoli – é solo l’inizio di una campagna di sensibilizzazione rivolta a visitatori e studiosi perché sottoscrivano l’appello in italiano e inglese a favore della patrimonio culturale".
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