Musei Vaticani, nuove tecnologie per Cappella Sistina e Stanze Raffaello

La realizzazione di una sorta di sentinella per le opere d'arte, in grado di monitorare costantemente le ampie volte affrescate, prima fra tutte quella della Cappella Sistina, o la messa a punto di sistemi avanzati (anche biotecnologie) per restaurare capolavori assoluti quale la Sala di Costantino tra le Stanze di Raffaello: sono le prime sfide che dovranno affrontare i Musei Vaticani e l'Enea che hanno appena siglato un accordo per lo sviluppo di nuove tecnologie, semplici da usare ed ecocompatibili, ormai indispensabili per la salvaguardia dei beni culturali.   
Una delle prime applicazioni di questa collaborazione sarà appunto il 'radar topologico a immagini' capace di testare, senza impalcature e senza disturbo ai visitatori, lo stato di salute della volta della Cappella Sistina affrescata da Michelangelo. Un'indagine che con le attrezzature tradizionali richiederebbe la chiusura della Cappella e l'innalzamento di ponteggi non ancorati e troppo alti.      
Il 'radar topologico a immagini', già sperimentato da Enea, potrebbe comunque essere reinventato con il contributo del Laboratorio dei Musei Vaticani fino alla messa a punto di una 'sentinella delle opere d'arte', vale a dire una soluzione tecnologica di estrema semplicità nel movimento e miniaturizzata per il telecontrollo delle microfratture e dello stato dei pigmenti.
Per la sala di Costantino affrescata da Raffaello, è invece previsto lo sviluppo di tecniche diagnostiche, sempre a distanza, per approntare un intervento di restauro adeguato a tutelare il capolavoro dell'Urbinate. Si tratterebbe anche qui di sistemi non invasivi che neanche sfiorano l'opera d'arte, ma precisissimi negli studi preliminari per le cromie e lo stato di consolidamento.

 

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