Resta ancora al palo la riforma del Mibact firmata dal ministro Dario Franceschini. Un’ultima possibilità prima dell’estate potrebbe ancora esserci nel consiglio dei ministri previsto per la prossima settimana. Del resto assente dall’ordine del giorno del Cdm, il provvedimento non è stato esaminato. Intanto aumentano le sottoscrizioni in calce alla petizione inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da una serie di associazioni (Bianchi Bandinelli, Comitato per la Bellezza, Confederazione Italiana Archeologici), intellettuali, urbanisti, soprintendenti, con firme, tra gli altri, di Vezio De Lucia Alberto Asor Rosa, Vittorio Emiliani, Anna Coliva, Gad Lerner, Giuliano Pescaroli, per protestare contro la riforma “che smantella il sistema storicamente collaudato delle soprintendenze (non a caso quotidianamente sotto tiro) e dei musei connessi al territorio”.