“La riorganizzazione dei musei italiani voluta dal Ministro Franceschini è un passo importantissimo verso l’Europa”. Il presidente di Federculture Roberto Grossi commenta così il lancio del bando per i direttori dei 20 musei dotati di autonomia speciale. “Mi auguro – prosegue Grossi – che la nuova Direzione Generale dei Musei, così come previsto dal decreto, favorisca rapidamente l’affidamento delle strutture museali anche in gestione indiretta a consorzi e fondazioni con la partecipazione di soggetti pubblici e privati”.
Da Federculture anche l’auspicio che “la grande innovazione della nascita del sistema museale nazionale venga realmente attuata creando sistemi integrati nel territorio con tariffe, orari, standard di servizi omogenei che consenta di valorizzare e incrementare l’attrattività anche dei siti meno noti”.
Entusiasta della sfida che si trova ad affrontare l’architetto Ugo Soragni, classe 1953, che ha appena assunto l’incarico di neodirettore generale per i musei del ministero dei Beni culturali. Il cambiamento avviato dalla riforma Franceschini è totale e implica un enorme lavoro di riorganizzazione, che parte dall’assegnazione fisica di stanze e personale per i suoi uffici al Collegio Romano e arriva alla riorganizzazione di tutti i musei periferici. “Ai direttori top, che arriveranno a giugno, dobbiamo poter consegnare una macchina già funzionante, non devono certo mettersi a fare gli allacci della luce” ha sottolineato Soragni.
Già, perché sembra niente, ma la separazione dei musei dalle soprintendenze e la loro diversa articolazione, con i 20 autonomi, i 17 Poli regionali e gli altri a seguire, comporta già di per sé un notevole lavoro di riorganizzazione.
Consegnate entro il 15 febbraio le domande (ieri durante le prime tre ore dalla pubblicazione c’è stato un boom di 3mila accessi sul sito del Mibact e oltre 700 bandi scaricati), la commissione esaminatrice si riunirà entro il 28 febbraio. Il suo ruolo sarà quello di esaminare i curricula dei candidati e proporre una terna di nomi per ciascuno dei posti disponibili. Dopodiché il ministro Dario Franceschini nominerà i responsabili dei primi sette musei top (prima fascia) e Soragni i direttori degli altri tredici musei (seconda fascia).