Spicca il volo il federalismo demaniale: in un mese 289 beni trasferiti a enti locali

Dagli Ex Forti Puin e Crocetta a Genova, all’Antica Chiesa dell’Assunta di Livorno, dal Forte Lugagnano a Verona all’Ex Dogana di Montespluga a Madesimo (SO): il federalismo demaniale e quello storico-culturale prendono il volo e in un solo mese sono passati dallo Stato agli enti locali 289 immobili, ai quali si aggiungono 11 ‘beni’ del patrimonio storico artistico. Verranno recuperati, valorizzati e destinati ad attività produttive, sociali e culturali sul territorio.

Si arriva così a 3.027 beni già trasferiti in base alla legge sul federalismo demaniali, ai quali si aggiungono in totale 61 trasferimenti di beni culturali, dalla Torre Saracena di Igea Marina (Rn) alla Casa del Boccaccio di Certaldo (Fi) dalla ex caserma Cavalli di Torino al Castello Angioino Torre Villanova di Ostuni (Br).

Dei beni culturali si tratta di una prima tranche. Sono in totale 434 i beni per i quali il Demanio ha rilasciato un parere positivo, tra 646 immobili richiesti in totale da Comuni, Provincie e Regioni. Per questi gioielli storici le amministrazioni coinvolte sono al lavoro con l’Agenzia e il Mibact in 232 tavoli tecnici diversi per definire i programmi di valorizzazione che consentiranno, a procedura ultimata, di far rivivere gli immobili come luoghi dove realizzare mostre, incontri, punti di accoglienza turistica, convegni, assicurando tuttavia una gestione sostenibile anche da un punto di vista economico e finanziario.

Da Nord a Sud, si tratta di immobili che torneranno nella piena disponibilità degli Enti locali per essere sottratti all’abbandono, riqualificati, valorizzati o destinati alla messa a reddito.

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