Può partire per essere esposto al Louvre di Parigi lo “Studio di proporzioni del corpo umano”, meglio noto come “Uomo Vitruviano” di Leonardo. Il Tribunale amministrativo del Veneto ha respinto infatti il ricorso di Italia Nostra contro l’accordo interministeriale che autorizzava il prestito alla Francia del fragile disegno, custodito in un caveau alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Secondo i giudici amministrativi il ricorso “non presenta sufficienti elementi di fondatezza” e il Ministero dei Beni culturali non ha compiuto errori perché è intervenuto “in un momento in cui le attività istruttorie, concernenti l’individuazione dell’opera oggetto del prestito da parte degli organi competenti, si erano già concluse”. Come aveva già sostenuto il ministro Dario Franceschini, cioè, il Mibact aveva preso atto dell’ok del direttore dell’Accademia e quindi aveva stipulato il memorandum con la Francia.
Per Franceschini “ora può partire le grande operazione culturale italo-francese delle due mostre su Leonardo a Parigi e Raffaello a Roma”. Ma Italia Nostra non ci sta e parla di sconfitta per la tutela dei beni, e comunque “considera una vittoria aver sollevato con determinazione e coraggio la questione irrisolta da tanti, troppi anni, dei prestiti e dei viaggi delle opere d’arte di inestimabile valore custoditi nei nostri musei”.