La Lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco si arricchisce di un altro sito turco, portando così a 10 i siti turchi iscritti nella classifica ufficiale. L'ultima new entry è la Moschea di Selimiye a Edirne, candidata sin dal 2000, che rappresenta uno dei più straordinari esempi di architettura ottomana realizzati dal grande Mimar Sinan fra il 1568 ed il 1574.
La grande moschea quadrata, grazie alla sua cupola e ai suoi 4 minareti di oltre 80 metri, domina il panorama dell'antica città ottomana di Edirne, l'antica Hadrianopolis, nella Turchia Europea.
Oltre alla Moschea Selimiye di Edirne, da oggi risultano iscritti nella lista Unesco i siti storici della città di Istanbul; la città anatolica di Safranbolu; sempre nella regione del Mar Nero la capitale dell'impero ittita Hattusha nella regione di Çorum; la Cappadocia con le sue rocce ed i suoi camini delle fate e il Goreme National Park; la Grande Moschea ed Ospedale di Divriği; Nemrut Daği, sulla cui sommità,si erge la tomba santuario del re Antioco I di Commagene; Xanthos, città dell'antica Licia nella provincia di Antalya, e il vicino santuario di Latona; Hierapolis; il sito archeologico della città di Troia, situata nella provincia di Çanakkale.
Inoltre, Melda Araz, direttrice dell'Ufficio Cultura e Informazioni dell'Ambasciata di Turchia ricorda che "altri 4 siti sono appena entrati nella lista dei candidati Unesco, oltre ai 22 già presenti. Tra questi, lo straordinario sito archeologico di Göbekli Tepe, scoperto dall'archeologo Klaus Schmidt nei pressi di Sanliurfa in Anatolia sud-orientale, costruito ben 7 mila anni prima delle grandi piramidi egizie e in tempi ancor più remoti rispetto all'innalzamento del primo megalite di Stonehenge".