Un marchio per i siti che hanno fatto la storia dell’Europa

Già dal prossimo anno ogni Paese potrà proporre sino a due siti

Ora Bruxelles vuole difendere e valorizzare i siti che hanno fatto la storia dell'Ue proponendo un marchio europeo valido su tutto il territorio comunitario. Un'iniziativa, ha detto la commissaria alla cultura Androulla Vassiliou, "che contribuirà a sensibilizzare il pubblico sul nostro retaggio culturale oltre a stimolare il turismo culturale".
Oggi, con i siti italiani, sono 64 i luoghi che possono già vantare il marchio culturale europeo. Si va dal Palazzo dei Papi ad Avignone, in Francia, ai cantieri di Danzica in Polonia, culla di Solidarnosc. Nel contesto del nuovo sistema proposto, ciascuno dei 27 Stati membri potrà nominare sino a due siti destinati a ricevere il nuovo marchio per il patrimonio culturale europeo. Un gruppo di esperti indipendenti (e non gli Stati membri come avviene oggi) esaminerà le proposte e sceglierà per ogni paese non più di un sito all'anno cui assegnare il marchio. Verranno quindi selezionati luoghi che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia dell'Unione europea e quindi saranno scelti siti in base al loro valore simbolico per l'Europa, piuttosto che su criteri inerenti la bellezza o la qualità architettonica. La proposta della Commissione europea passa ora all'esame del Consiglio e del Parlamento dell'Ue, e potrà entrare in vigore forse già l'anno prossimo.

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