Wikimedia lancia nuova campagna per condivisione libera del patrimonio

‘Non in vendita. Per la legge italiana fotografare opere e monumenti ha un prezzo. Per noi no: sostieni Wikimedia Italia’, è la nuova campagna di Wikimedia Italia, l’associazione che in Italia sostiene Wikipedia, i progetti Wikimedia, OpenStreetMap e la conoscenza libera, per sostenere la condivisione libera del patrimonio culturale italiano.

“La campagna, realizzata in collaborazione con Latte Creative, sottolinea il paradosso per cui in Italia non esiste la libertà di panorama – spiega Wikimedia Italia in una nota – ovvero il diritto di fotografare i monumenti visibili dalla pubblica via senza restrizioni, bloccando di fatto la digitalizzazione e condivisione in open access del patrimonio culturale italiano. In Italia inoltre, per poter utilizzare la foto di un monumento o di un’opera d’arte tutelati dallo Stato, anche se questi appartengono al pubblico dominio, bisogna chiedere l’autorizzazione alle istituzioni che li conservano e pagare una somma di denaro stabilita rendendo estremamente limitata di fatto l’accessibilità al patrimonio culturale italiano attraverso le immagini”.

La campagna vedrà la condivisione online e sui canali di Wikimedia Italia di tre creatività elaborate su immagini estremamente rappresentative della bellezza italiana: il Duomo di Milano, il Colosseo di Roma e la Valle dei Templi di Agrigento, a ribadire che sono ‘Non in vendita’. “Una provocazione – viene spiegato – atta a sottolineare l’importanza della condivisione della bellezza e del patrimonio culturale, che merita di essere tramandato e tutelato in maniera gratuita, anche attraverso la condivisione libera delle immagini”.

“La condivisone è alla base della memoria collettiva e dell’accessibilità al patrimonio artistico e culturale italiano. Rendere fotografabili i monumenti e le immagini condivisibili con licenze libere significa concorrere allo sviluppo della cultura e del turismo, ma soprattutto alla diffusione della bellezza italiana nel mondo – commenta Alessio Melandri, presidente di Wikimedia Italia -. La legislazione attualmente in vigore limita la possibilità di produrre contenuti utilizzabili da tutti restringendo di fatto la libertà di accesso e fruizione del patrimonio culturale. Un patrimonio che è per definizione comune e dovrebbe essere protetto e valorizzato non solo dagli addetti ai lavori, ma dai cittadini stessi”.

editore:

This website uses cookies.