Le emergenze sanitarie o gli incerti scenari geopolitici non frenano la voglia di viaggi secondo gli osservatori del settore, che per il 2020 prevedono un incremento del turismo mondiale del 3,5%. Segnali più che positivi quindi alla vigilia della 40/a edizione della Borsa Internazionale del Turismo, in calendario dal 9 febbraio a FieraMilanoCity. Oltre 1.100 espositori da tutto il mondo (la Cina non c’è ma sono due anni che non partecipa), il ritorno, dopo un’assenza di alcuni anni, dell’Andalusia, del Brasile e dell’Egitto, diverse new entry straniere tra cui lo stato indiano del Kerala, Sarajevo e l’Ucraina.
Bit 2020 conferma così il suo ruolo di “indicatore” della salute del settore e dei nuovi trend. “Da tempo la nostra mission non è più quella di essere solo una vetrina – ha detto Simona Greco, direttore manifestazioni di Fiera Milano – Siamo diventati un momento di scambio di formazione e informazione, il centro migliore per testare il mercato”.
Secondo dati diffusi alla vigilia dell’inaugurazione il turismo rappresenta l’attività produttiva ‘non strumentale più rilevante per l’Italia e registra un costante trend di crescita annuo’. L’ufficio studi ENIT certifica per il periodo gennaio-ottobre 2019 un aumento del 2,2% rispetto al 2018, con 84,4 milioni di viaggiatori internazionali, 361 milioni di pernottamenti (+4,4%) e una spesa turistica di quasi 40 miliardi di euro.
Secondo Eurostat, l’Italia perde una posizione e si attesta quarta nella classifica europea (dopo Spagna e Francia, superata da Germania) ma aumentano i pernottamenti. I turisti si fermano infatti di più andando alla ricerca di nuovi itinerari.