Il mondo torna a riunirsi alla Bit, crocevia di 100 paesi

Voglia di visitare l’Italia, magari dopo averla ‘scoperta’ attraverso l’Expo ma anche voglia di viaggiare per il mondo dopo aver ammirato – a volte a prezzo di code di ore – i padiglioni dei Paesi che hanno partecipato alla Esposizione Universale. Un trend positivo per il mondo del turismo, nonostante permanga una situazione d’instabilità in alcune aree. Questo lo scenario dal quale prenderà le mosse Bit 2016, che dall’11 al 13 febbraio riunisce a Rho gli operatori del turismo provenienti da oltre 100 Paesi con 2000 aziende e circa 1.500 buyer, da 62 Paesi.

Confermate le quattro macro aree espositive, Leisure World (che, tra Italia e Estero, conta il 75% degli espositori), Mice (un boom con espositori più che triplicati rispetto all’edizione pilota 2015), Luxury (riservata solo agli operatori del lusso che sono il 9% e dove prevalgono gli stranieri) e Destination sport.

Per quanto riguarda le presenze, sia istituzionali che di operatori privati, da sottolineare quella delle Regioni italiane a cominciare dalla Toscana, che investe nella promozione di tutti i segmenti, per citare poi la Lombardia, che ha ampliato la propria presenza così come Calabria, Emilia Romagna, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Umbria, tutte con spazi in linea con l’anno precedente. Confermate anche Puglia e Basilicata. Tra le località new entry Cortina, mentre torna alla Bit l’Ente del Turismo di San Marino.

L’Europa è rappresentata da diverse realtà istituzionali o private provenienti da Spagna, Francia, UK, Bulgaria, Grecia, Croazia, Romania, Cipro e Polonia mentre la Turchia si conferma uno dei maggiori investitori. Tra le novità extraeuropee, da segnalare presenze importanti di Paesi emergenti. Tra questi, Iran e Azerbajan figurano tra quelli più ricchi di potenzialità per il settore turistico. Per l’Africa spicca il Senegal, che si pone l’obiettivo di 2 milioni di turisti entro il 2018, e in America il Messico, i cui flussi turistici sono aumentati nel 2015 del 7%, e l’Argentina, uno degli espositori storici alla Bit (+3,3%). Per l’edizione 2016 di Bit si stima di superare i 50.000 business matching meeting.

“Ci aspettiamo una Bit più internazionale, crocevia di mercati emergenti e riemergenti come gli Stati Uniti”, ha detto Corrado Peraboni, di recente nominato amministratore delegato di Fiera Milano. Per lui questa è l’edizione del ritorno visto che aveva guidato la Borsa Internazionale del Turismo fino al 2009. “Dal 2009 è cambiato il mondo – ha sottolineato – ed è cambiato il modo di intercettare il turismo. Allora la Bit era arrivata a 52 mila metri quadrati e 160 Paesi presenti. L’obiettivo, in qualche anno, è di tornare a quelle dimensioni”.

 

editore:

This website uses cookies.