Ue bacchetta Ryanair: i prezzi applicati devono essere trasparenti

Mentre Ryanair pone le condizioni per tornare in pista, non riprenderà a volare con obbligo dei posti vuoti alternati e zero tasse, arriva una tegola dall’Ue. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dato ragione all’Antitrust contro un ricorso della stessa Ryanair, multata per pratica commerciale scorretta dopo aver pubblicato sul proprio sito prezzi ritenuti incompleti di alcuni dati. Le compagnie aeree “devono indicare chiaramente, sin dalla pubblicazione delle loro offerte su internet, l’Iva applicata ai voli nazionali, le tariffe per il pagamento con carta di credito e gli oneri per il check-in, qualora non sia proposta alcuna modalità alternativa gratuita”, ha stabilito la Corte Ue.

Il ricorso di Ryanair davanti al Tribunale amministrativo italiano era stato respinto in primo grado, così la compagnia aveva fatto appello al Consiglio di Stato. Quest’ultimo si era quindi rivolto alla Corte di Giustizia Ue che, nella sua sentenza, ha stabilito che tutti i costi ritenuti inevitabili e prevedibili per il consumatore debbano essere indicati fin da subito in modo trasparente dalla compagnia aerea.

Con una nota inviata alla nostra redazione la low cost precisa:”La politica di visualizzazione dei prezzi di Ryanair è completamente trasparente e rispetta già le disposizioni della CGUE. La questione risale al 2010 e da allora la nostra modalità di visualizzazione dei prezzi è stata modificata”.

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