Accordo raggiunto tra Alitalia e i sindacati sulla nuova procedura di cigs. La cassa fino al 31 ottobre coinvolgerà 6.826 lavoratori di Alitalia e della compagnia regional CityLiner. L’intesa è stata firmata ieri sera dopo numerosi rinvii a causa del mancato sblocco da parte del Ministero del lavoro dell’integrazione della cassa degli ultimi tre mesi del 2019. Nodi che il Ministero assicura di sciogliere a breve. Soddisfatti i sindacati, che ora chiedono al Governo di avviare il confronto sulla newco per il decollo della nuova compagnia.
La nuova cassa riguarda complessivamente 6.826 lavoratori, di cui 6.622 di Alitalia (3.283 dipendenti del terra, 458 comandanti, 566 piloti e 2.315 naviganti di cabina) e 204 di Cityliner (41 comandanti, 58 piloti e 105 del personale navigante di cabina). I numeri sono leggermente inferiori alla richiesta iniziale dell’azienda che era di 6.828 lavoratori, di cui 5.653 solo per far fronte all’emergenza coronavirus.
“La sottoscrizione di questo accordo fornisce al Ministero del Lavoro gli strumenti per sciogliere le ultime riserve e procedere rapidamente alla emanazione dei decreti necessari ad una rapida ed integrale erogazione degli ammortizzatori sociali, superando gli ostacoli sorti per improvvidi atti di alcuni sindacati e associazioni autonome minoritari, che hanno generato lunghe verifiche da parte del Ministero”, puntualizzano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA, che parlano di “atto di grande responsabilità” per tutelare sia l’occupazione che il reddito dei lavoratori. Ora il prossimo scoglio è la nascita delle due newco per il decollo della nuova Alitalia pubblica, attese per i primi di giugno. “Ora parta subito il confronto con il Governo”, chiedono i sindacati, sottolineando già che la newco “dovrà garantire totale occupazione, integrità dei perimetri, investimenti in flotta, manutenzione, handling e cargo, e un piano industriale che guardi agli interessi dei lavoratori e di tutto il Paese”.