Non basta Ita. In base alle ultime indiscrezioni raccolte a Bruxelles, tra le nuove mire della compagnia c’è la portoghese Tap, che il governo di Lisbona ha messo sul mercato al 50%.
Dalla Francia, intanto, arrivano buone notizie per i dipendenti della compagnia: Air France ha annunciato un aumento del 5% sullo stipendio dei suoi lavoratori, con un bonus di 1.000 euro in risposta all’impennata dell’inflazione che colpisce la Francia e l’Europa. L’annuncio è stato fatto dalla stessa compagnia dopo un round di concertazione con i sindacati. L’aumento riguarda gli oltre 38.000 dipendenti a tempo pieno di Air France, “personale di terra, personale di bordo, settore commerciale e piloti” e verrà “attuato progressivamente” nei prossimi mesi. In aggiunta, l’azienda verserà il mese prossimo all’insieme dei dipendenti un “bonus eccezionale sul potere d’acquisto di 1.000 euro”.
Il governo di Parigi ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione, dal 5% al 5,3% e ha detto di attendersi un elevato aumento dei prezzi almeno fino a febbraio 2023. Quella della compagnia è stata una scelta non facile, visto che Air France “resta fortemente vincolata dalla sua situazione finanziaria e subisce essa stessa gli effetti dell’inflazione su diverse voci di spesa come il carburante”.
Duramente colpito dal Covid-19 come il resto dell’aeronautica civile, il gruppo Air France-Klm è tornato per la prima volta a realizzare benefici nel secondo trimestre 2022, con una netta ripresa del traffico aereo. Il colosso europeo dell’aeronautica ha anche realizzato un drastico piano di riduzione delle spese, con il taglio di 8.500 posti di lavoro (17% degli effettivi), di cui 700 quest’anno. Mentre il debito netto del grupppo è calato di 2,2 miliardi di euro da fine 2021, ma resta molto elevato, con 6 miliardi secondo dati di fine giugno.