Air France-Klm svaluta quota in Alitalia, ma riassetto è ok

Con Delta verranno ridotti voli da Europa verso Stati Uniti e Canada

Cala il valore della partecipazione di Air France-Klm in Alitalia. Ma è un meccanismo automatico, non un giudizio di valore sull'azienda: il socio transalpino, infatti, nonostante il minor contributo ai risultati da parte della compagnia italiana, si dice soddisfatto del "non facile" riassetto in corso da parte del management guidato da Rocco Sabelli e ottimista sui risultati. Per il 2012 "non penso che potremo far aumentare la nostra quota del 25%" ha detto l'ad di Air France-Klm, Pierre Henry Gourgeon, (anche per via del lock up, cioé il congelamento sino al 2013).   
L'impegno per sviluppare le sinergie è costante, anche con Delta, il quarto socio dell'alleanza transatlantica. E proprio l'alleanza fra Alitalia, Air France-Klm e Delta ha deciso di ridurre del 9% quest'anno i posti offerti nei collegamenti fra Europa e Stati Uniti e Canada per far fronte ai costi crescenti del carburante e alla domanda fluttuante. I quattro vettori modificheranno il network integrato e diminuiranno la capacità riducendo la frequenza su alcune rotte e riposizionando la flotta sull'Atlantico introducendo anche voli stagionali verso destinazioni più calde.
Intanto, risale la china Air France-Klm nell'anno fiscale 2010-2011 (chiuso al 31 marzo): dopo una perdita di 1,55 miliardi nell'anno precedente, il gruppo franco-olandese è tornato all'utile con 613 milioni. Il cda, che ha confermato Gourgeon alla guida per quattro anni, ha però deciso di non proporre la distribuzione di un dividendo. 
Alitalia, infine, ha smentito notizie di stampa su colloqui con Meridiana: "Non esiste alcun dialogo in corso, a qualsiasi livello, relativo a qualsivoglia ipotesi di accordo, industriale o societario".

 

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