Air India, compriamo un aereo ogni 6 giorni

“Ci sono diverse persone convinte che l’acquisizione di Air India da parte del Gruppo Tata potesse trasformare da un giorno all’altro una compagnia con più di 100 velivoli, 200 se contiamo tutto il gruppo. Ma non puoi fare così tanti upgrade in breve tempo senza fermare l’operatività”. Ad affermarlo il Ceo di Air India, Campbell Wilson in un’intervista al Sole 24 Ore.

“Stiamo cercando di fare più in fretta possibile – aggiunge – ma c’è un mismatch da superare. Entro maggio un terzo della nostra flotta wide-body sarà di ultima generazione. Da agosto la vecchia flotta verrà aggiornata e all’inizio del 2026 avremo 70 moderni wide-body. Grazie all’ordine da 470 velivoli fatto meno di un anno fa riceveremo un aereo nuovo ogni sei giorni fino a fine anno”.

Oltre al rilancio di Air India, state fondendo la low-cost Air India Express con la vecchia AirAsia India. Poi toccherà ad Air India unirsi con Vistara, gli viene ricordato: “È gestibile, sicuramente. Abbiamo due ex compagnie statali con una storia alle spalle e due compagnie private relativamente giovani con dentro il Dna di altri azionisti come AirAsia e Singapore Airlines. Le due statali, Air India e Air India Express, se si fa eccezione per il personale di volo, non assumevano da 15 anni. Riunire quattro compagnie in due ci consente di risolvere alcuni problemi. Non dico che sia facile, ma probabilmente non c’era momento migliore per farlo”.

Secondo il manager è il decennio dell’industria aerea indiana: “Basta guardare alle opportunità. La popolazione, la crescita economica, l’emergere del ceto medio, lo spostamento delle supply chain, gli investimenti infrastrutturali, la fase di consolidamento e professionalizzazione del nostro settore”.

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