Air Italy verso la liquidazione? ore cruciali per la compagnia italiana

Sta per concludersi l’esperienza di Air Italy. La compagnia che ha chiuso il 2019 in profondo rosso (si parla di un buco di 200 milioni) ha convocato in assemblea per oggi i soci. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi della liquidazione della società. I due soci, l’Aga Khan al 51% e Qatar Airways al 49%, hanno provato nelle scorse settimane a cercare una soluzione per tenere a galla la compagnia che sotto la guida degli uomini del vettore del Golfo sarebbe arrivata a perdere oltre il 60% del fatturato a causa di un ambiziosissimo piano di espansione che non ha dato i risultati attesi, secondo quanto si legge su repubblica.it.

Rimasta sotto traccia per alcune settimane ed esplosa all’improvviso ieri sera, in seguito alle denunce pubbliche delle organizzazioni sindacali di categoria, la crisi di Air Italy rischia l’epilogo nel modo peggiore. Secondo le informazioni in possesso delle sigle regionali e nazionali del trasporto aereo, sarebbe in corso tra Milano e Doha un’assemblea dei soci che potrebbe avere un esito drammatico, ovvero la messa in liquidazione. Per il sistema italiano del trasporto aereo sarebbe un colpo ferale, che produrrebbe in una sola volta la perdita di mille e 200 posti di lavoro tra Olbia, dove la compagnia ha sede dal 1963 pur con vari riassetti, e Milano Malpensa, base operativa strategica per le mire internazionali della società.

In teoria Qatar Airways avrebbe i mezzi per sostenere il rilancio la società. Ma per le leggi Ue non può salire oltre il 49% di Air Italy, che ha 1.200 dipendenti. E così, salvo l’arrivo a sorpresa di salvatori dell’ultima ora, tra qualche ora potrebbe essere decretata la liquidazione con la nomina di due commissari. Secondo quanto scrive il sito dagospia.com, potrebbero essere Enrico Laghi, che da pochi mesi ha lasciato l’incarico di commissario di Alitalia, e Franco Lagro, un passato in Price Waterhouse.

Non è chiaro cosa potrebbe succedere a quel punto ai passeggeri che hanno in tasca biglietti già pagati di Air Italy (nel 2018 l’azienda ha trasportato 1,9 milioni di persone). I soci potrebbero studiare un meccanismo per riproteggerne almeno una parte con aerei in leasing da altre compagnie. Ma una decisione finale, nel caso fosse necessario, sarebbe presa solo nel corso dell’assemblea.

Intanto i sindacati vanno in pressing sul Governo per chiedere che sia scongiurata una sciagura del genere. “Oltre ai posti di lavoro sarebbe
cancellata una compagnia con quasi sessant’anni di storia, con tutto ciò che ne consegue anche dal punto di vista economico”, dicono. Le sigle sono al lavoro per far chiedere dal premier Giuseppe Conte che ogni decisione sia rinviata, che l’assemblea odierna sia sospesa e aggiornata e che “nel frattempo si torni a un tavolo – auspicano i sindacati – per capire tutti insieme se ci sono margini per evitare questo disastro”.

E l’ipotesi liquidazione non è accettabile neppure per la ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli: “Non si può liquidare un’azienda di tali dimensioni senza informare prima il governo e senza valutare seriamente eventuali alternative”, ha detto. “Pertanto mi aspetto che Air Italy sospenda la deliberazione fino all’incontro che possiamo già calendarizzare a partire dalle prossime ore”, ha concluso.

 

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