Oltre 400 milioni di investimenti in cantiere per rotte, aerei e servizi e l’impegno a fare del 2016 l’anno cruciale per centrare l’obiettivo del ritorno all’utile nel 2017. E’ questa l’Alitalia su cui si insedierà da lunedì 7 marzo il nuovo ad Cramer Ball.
“Abbiamo chiuso il 2015 esattamente in linea con le previsioni (200 milioni di perdita) e anche i primi due mesi 2016 sono totalmente in linea, ma l’obiettivo vero è di avere alla fine del 2017 l’azienda in utile, che sarebbe un fatto storico”, spiega il presidente Luca Cordero di Montezemolo Montezemolo in una lunga intervista al Corriere Tv, ricordando che “oggi Alitalia è un’azienda totalmente privata”.
Quindi niente più rotte in perdita: “Quelle che economicamente non tornano, e a livello nazionale ce ne sono molte, si stanno chiudendo una dopo l’altra”, spiega Montezemolo, che ha già ben chiaro come trattare con i mugugni dei territori: in regioni non servite dall’alta velocità le rotte in perdita si chiudono, ma se la Regione la ritiene “indispensabile” – è il ragionamento di Montezemolo – ci diano dei soldi come fanno con le Ferrovie dello Stato.
Intanto sul fronte della strategia, l’urgenza è il Nord America, dove Alitalia vuole aumentare i voli, ma c’è un ostacolo: “Purtroppo dobbiamo risolvere un aspetto contrattuale dell’accordo con Air France e Delta Airways – spiega Montezemolo – Questa oggi è la priorità che abbiamo sul tappeto, senza un accordo con loro non possiamo aumentare i voli”.