Alitalia, Antitrust chiude indagine su biglietti cancellati per il covid

L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria “senza accertare l’infrazione” nei confronti di Alitalia per la vicenda dei biglietti aerei cancellati in seguito al Covid. Nel Bollettino settimanale l’Autorità garante infatti cita tra i vari motivi della decisione il fatto che le misure proposte da Alitalia attraverso gli impegni assunti negli ultimi mesi, “sono da considerarsi idonee a far venir meno i profili di scorrettezza ipotizzati in sede di avvio del procedimento e, allo stesso tempo, ad offrire sollecitamente un ristoro significativo a tutti i consumatori interessati dalla pratica contestata, ben superiore rispetto alla mera interruzione della pratica contestata. Appare infatti evidente il vantaggio per i consumatori derivante dalla possibilità di optare, attraverso una procedura snella, rapida e con il supporto di un servizio clienti potenziato, per il voucher di valore maggiorato, ovvero per il rimborso in forma pecuniaria”.

L’Antitrust osserva inoltre che “è di indubbio rilievo che di tale facoltà venga data notizia a tutti i passeggeri interessati tramite l’invio di una comunicazione individuale e tramite la diffusione di un comunicato stampa, con particolare rilievo al fatto che sia prevista anche nei confronti di quei passeggeri che abbiano già accettato il rimborso tramite voucher”.

L’apertura del procedimento da parte dell’autorità garante era avvenuta dopo varie segnalazioni secondo cui la compagnia aerea aveva motivato con il covid la cancellazione di biglietti per voli operanti dal 3 giugno 2020, data a partire dalla quale il D.L. n. 33 del 16 maggio 2020 ha nuovamente consentito gli spostamenti all’interno e all’esterno del territorio nazionale. Inoltre la compagnia era accusata dai consumatori di aver fornito informazioni lacunose e ambigue sulla soppressione dei voli già venduti nonché sui diritti di rimborso spettanti ai passeggeri. E infine avrebbe anche creato difficoltà di contatto con i servizi di assistenza gratuita alla clientela.

Ma la decisione dell’Antitrust non soddisfa il presidente del Codacons Carlo Rienzi “perché andava sanzionato il tentativo di Alitalia di raggirare i diritti dei consumatori attraverso l’illegale strumento del voucher”, laddove la normativa comunitaria prevedeva compensazioni in denaro. Rienzi sottolinea tuttavia che “in ogni caso grazie al Codacons è stato riconosciuto il diritto al rimborso in denaro in caso di voli cancellati per cause non legate al Covid, ma ricordiamo che ci sono ancora migliaia di passeggeri che attendono i rimborsi per voli cancellati a causa del lockdown di marzo”.

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