La cordata di imprenditori italiani che ha accettato la sfida di Alitalia non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro, ma anzi punta a crescere sui mercati internazionali. A rassicurare i lavoratori è lo stesso presidente della nuova Alitalia, Roberto Colaninno, che ha illustrato le prospettive per il futuro della compagnia in occasione della prima convention con dirigenti e impiegati in un hangar a Fiumicino. Così mentre fuori si scatenava la protesta di alcuni rappresentanti sindacali, lavoratori in cassa integrazione e membri del Partito democratico, i vertici della compagnia illustravano il piano di rilancio e gli obiettivi, a partire dai segnali positivi arrivati dall’aumento del numero dei passeggeri della nuova Alitalia. Il tasso di riempimento degli aerei – ha detto Sabelli – è "salito al 59%" (dal 43% di inizio febbraio, a pochi giorni dal lancio della nuova compagnia, partita il 13 gennaio). Migliora anche il tasso di regolarità, che "nelle ultime settimane è al 99,5%", mentre l’indice di puntualità è intorno al 70%. In settimana, intanto, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo convocherà il tavolo interistituzionale, esteso anche ai vertici della Cai, per fare il punto sulla situazione dei lavoratori di Alitalia, del suo indotto e di Fiumicino.