È previsto per oggi pomeriggio la pubblicazione online del bando per la vendita di Alitalia. Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, si è detto sicuro del fatto che ci saranno offerte e ha definito irragionevole un eventuale intervento di Ferrovie come anche l’impegno diretto dello Stato. A frenare sull’ipotesi di un possibile coinvolgimento nel salvataggio sia l’Eni, sia Intesa, mentre il tema è stato sul tappeto degli incontri avuti dal premier Paolo Gentiloni, in Cina.
Per giovedì alle 13, subito dopo la pubblicazione del bando, è prevista una audizione dei 3 commissari di Alitalia sulla crisi della società presso le Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive. Per le manifestazioni di interesse i tempi sono strettissimi (entro i primi 15 giorni di giugno) mentre le offerte non vincolanti dovrebbero arrivare entro la fine di luglio e le offerte vincolanti entro ottobre.
Intanto dovrebbe aprirsi il confronto con i sindacati sul contratto di lavoro, in scadenza a fine maggio, con l’azienda che ha fatto sapere che si punta a trovare una soluzione condivisa con i sindacati ma anche che in assenza di un’intesa l’azienda si vedrà costretta a una modifica unilaterale. Dai sindacati si sottolinea che sono altri i tagli da fare rispetto a quelli sul personale. I mali di malagestione di Alitalia – ha detto Susanna Camusso, numero uno Cgil – sono noti e finalmente i lavoratori hanno detto di partire da lì e non ancora una volta dall’occupazione e dai salari. Se si fosse intervenuti su altri fattori, come quello dei sovraccosti, invece di presentare un ennesimo piano industriale di tagli, la situazione di Alitalia sarebbe tutta diversa”.