Alitalia, Colaninno: missione compiuta, a ottobre nuovo piano industriale

Bilancio positivo dopo i primi tre anni. E parte rinnovo flotta regional con arrivo primo Embraer

A fine anno raggiungerà il pareggio operativo e in questi tre anni ha garantito un posto di lavoro a 25 mila persone. Sono i numeri dei primi tre anni di attività della nuova Alitalia: risultati che fanno parlare il presidente Roberto Colaninno di "missione compiuta", nonostante all'inizio di questa sfida pochi ci avessero creduto.
Ora il prossimo passo, annuncia, sarà disegnare la strategia per i prossimi tre anni: la fornirà il nuovo Piano industriale 2012-14 che verrà presentato al prossimo cda del 26 ottobre insieme ai risultati dei primi nove mesi dell'anno. Solo dopo il piano, gli azionisti rifletteranno sulla fusione con Air France, in vista della scadenza del lock up nel 2013.
Tre anni fa la sfida raccolta da un gruppo di imprenditori di investire in Alitalia era "considerata difficile, antieconomica e per alcuni molto di parte". Ma dopo tre anni "mi ritengo completamente soddisfatto perché abbiamo raggiunto gli obiettivi che volevamo", ha detto Colaninno tracciando un bilancio in occasione della presentazione del primo Embraer 190, il cui primo volo è in programma oggi su Vienna.
Con questo velivolo, Alitalia avvia il programma di ammodernamento e ampliamento della flotta regional, un'operazione con "un controvalore di oltre 400 milioni di euro che si svilupperà tra quest'anno e l'anno prossimo": la compagnia sostituirà i 16 aerei regional attualmente in flotta (6 Embraer 170 e 10 Bombardier Crj 900, per un totale di 1.400 posti) con 20 aerei Embraer (cinque E-190 da 100 posti entro quest'anno e 15 E-175 da 88 posti entro il 2012).
Quella di oggi è parte dell'operazione "radicale" di rinnovamento della flotta Alitalia, ha aggiunto Sabelli: alla fine del 2012 nessuno dei 150 aerei della compagnia sarà uguale a quelli del gennaio 2009, grazie all'ingresso di nuovi aerei per un valore complessivo di 1,7 miliardi di euro e alla completa riconfigurazione degli interni di tutti gli altri aerei per un investimento di circa 600 milioni.

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