Alitalia, Delrio punta a chiudere in 3-4 settimane. Cerberus decide entro domenica

Il Governo spinge per chiudere la vendita di Alitalia prima delle elezioni politiche. I ministri Carlo Calenda e Graziano Delrio lo avevano indicato già nei giorni scorsi, e ora il titolare dei trasporti è tornato a dire che si può fare, auspicando persino tempi più stretti, cioè la fine dell’anno. Delrio esclude inoltre la necessità di estendere il prestito ponte concesso fino a fine aprile: i soldi in cassa, assicurano anche i commissari, sono ampiamente sufficienti per arrivare alla stagione invernale 2019. Nelle casse della compagnia ci sono infatti al 30 novembre 836 milioni.

La fase più delicata arriva ora: dicembre, gennaio e febbraio sono infatti i mesi più “complicati” in cui si consuma più cassa, hanno spiegato, ma poi si recupererà con una “buona” stagione estiva. Sul fronte dei ricavi, invece, previsioni rosee per l’inizio del 2018: i trend “positivi” degli ultimi giorni (“il lungo raggio è la parte dell’azienda che sta andando meglio”), ha detto Gubitosi, fanno prevedere una crescita superiore all’1%.

Massima riservatezza dei commissari invece sulle trattative con i potenziali acquirenti. In pole position sembra esserci Lufthansa, con la quale – spiega Delrio – i contatti sono “seri” e non si profila un impatto dalla vicenda Air Berlin. Invece il fondo californiano Cerberus, che ha manifestato interesse per tutta la compagnia ma non ha mai presentato un’offerta vera e propria, avrebbe chiesto ai commissari una settimana di tempo e deciderà entro domenica se presentare un’offerta o ritirarsi definitivamente. Intanto si punta a traguardare la vendita prima delle elezioni, che saranno probabilmente a marzo

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