“Con il mio piano potremmo arrivare al profitto di Alitalia nel terzo anno dopo 20 anni di conti in rosso”. L’imprenditore colombiano ed ex patron di Avianca, German Efromovich, non molla e si presenta davanti alla Commissione Trasporti della Camera ribadendo il suo interesse nell’acquisizione di una quota nella newco di Alitalia e sottolineando di avere “esperienza” e “le risorse finanziarie necessarie” per potare avanti il suo progetto.
Il tycoon, che nel 2004 ha comprato e risanato Avianca in amministrazione controllata, parla di un rinnovo della flotta col 30% di aerei ‘wide body’ a basso consumo, di una espansione delle rotte a lungo raggio verso il Nord America, il Pacifico e l’Estremo Oriente ma anche verso il Centro e Sud America per servire le comunità italiane.
Importante è poi l’ingresso in una delle grandi alleanze aeree, quindi il rafforzamento degli hub di Roma Fiumicino e Milano Malpensa, l’aumento della produttività per rendere strutturale una redditività di business e puntare ad un rating almeno investment grade “in caso di ricorso al mercato dei capitali”. Davanti ai membri della Commissione Trasporti Efromovich tiene anche a chiarire che sulla manifestazione di interesse per Alitalia “non posso presentare un business plan senza sapere quello che ho in mano” perché “non abbiamo mai avuto accesso ai dati, ai numeri sugli aerei, quali sono gli accordi di leasing, quanti soldi serviranno per rescindere gli accordi di leasing”. Per cui “sarò in grado di dare un piano credibile quando saprò il contenuto della newco”, scandisce il capo della Synergy Group, spiegando che eventualmente verrà creata “una entità blindata con altri gruppi di investitori che investiranno nella newco sulla base della percentuale che il governo è disposto a cedere”. Ed in quest’ottica Efromovich sottolinea che “la cosa importante per noi è la gestione, il management che deve essere indipendente”.