L’Enac ha confermato ad Alitalia la licenza provvisoria sino a 1° marzo. Inizia quindi la corsa contro il tempo per Cai che vuole iniziare a volare già agli inizi di novembre. Giovedì i soci di Cai si riuniranno in assemblea a Milano, e il presidente Roberto Colaninno e l’amministratore unico, Rocco Sabelli, faranno il punto della situazione dopo l’accordo definitivo con tutte e nove le sigle sindacali presenti in Alitalia. In una successiva assemblea, che potrebbe essere convocata la settimana prossima, ci potrebbe essere la trasformazione societaria da srl a spa e la capitalizzazione prevista in un miliardo di euro. Solo dopo ci dovrebbe essere l’incontro con l’Enac per definire diversi aspetti – dal nome della nuova compagnia, alla sigla di riconoscimento dei voli – e garantire la discontinuità con la vecchia Alitalia richiesta da Bruxelles.
Dalla documentazione consegnata nei giorni scorsi dal commissario straordinario dell’Alitalia, Augusto Fantozzi, all’Enac per ottenere la proroga della licenza provvisoria di volo si evince che per tutto ottobre ci sono le condizioni per fare fronte agli impegni, fa sapere Riggio. Ma c’é una situazione debitoria che si aggrava e l’Enac verificherà ogni mese i requisiti economico-finanziari. Intanto, la società che nascerà da Cai chiederà all’Enac il certificato di operatore aereo e indicherà se intende ottenerne una ex novo o se incorporare quella che fa capo ad AirOne, con cui Alitalia è destinata a unirsi. “Un operatore che nasca nuovo – ha spiegato Riggio – ha bisogno di una serie di istruttorie, per cui forse è più lungo fare l’incorporazione ma è più semplice dare la licenza”.