Alitalia, Hollande riapre spiraglio per pista Air France

La Francia non chiude la pista Air France per Alitalia. A dare uno spiraglio per la ripresa del confronto mirato almeno alla prosecuzione della partnership tra le due compagnie è il presidente Francois Hollande, anche se si limita a un auspicio più che a una dichiarazione d'intenti.
"Auspico che le discussioni tra Air France e Alitalia proseguano per ottenere i migliori risultati per le due compagnie", si è limitato a dire in occasione della conferenza stampa con il premier Enrico Letta al termine del bilaterale Italia-Francia. All'auspicio è però seguita la precisazione: "Non sono il presidente di Air France e non tocca a me parlarne". L'apertura di Hollande, tuttavia, rappresenta un piccolo punto a favore di Alitalia, che si giocava l'ultima carta con Parigi proprio a questo vertice Italia-Francia, anche se il tema non era ufficialmente sul tavolo.   
A dare una seppur parziale conferma che non tutto è perduto con il socio francese è stato Massimo Sarmi, ad di Poste, che proprio a margine del bilaterale ha rivelato di aver sentito il numero uno di Air France, De Juniac: "Ci ha confermato – ha detto l'ad – che il gruppo era un azionista interessato alla collaborazione commerciale e che in una fase successiva tornerà a valutare" il dossier Alitalia.
Poste intanto ha inserito nello Statuto anche i servizi di trasporto aereo e sembra quindi pronta a scendere in campo.
Sul fronte esuberi, si infittiscono le indiscrezioni: secondo alcune fonti sarebbero circa 2.000, sarebbe previsto il taglio lineare del 20% degli stipendi sopra i 40 mila euro ed è possibile che si intervenga anche con la cancellazione dei meccanismi di anzianità.

 

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