Alitalia, il cda esclude cordata Baldassarre

In gara restano i quattro vettori Air France, Lufthansa, Aeroflot e AirOne

La cordata guidata dall’ex presidente della Corte Costituzionale ed ex presidente Rai Antonio Baldassarre non ha i requisiti necessari per partecipare alla privatizzazione dell’Alitalia. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione della compagnia. Nella cordata, erano presenti Safna, Engineering spa, Aermar, Mivtach Shamir H., I viaggi del Ventaglio e Reficere. Per la privatizzazione dell’Alitalia, restano, quindi, candidati Air France-Klm, Lufthansa, Aeroflot e AirOne, tutti vettori e quindi potenziali partner industriali.
E a proposito di Lufthansa, ieri durante un incontro con la stampa promosso da Star Alliance, Hubert Frach, direttore generale di Lufthansa Italia, ha detto che "c’é un consolidamento in corso tra le compagnie e Lufthansa vuole essere parte attiva, ma eventuali acquisizioni debbono avere un senso e richiedono le giuste condizioni di mercato". Comunque il rappresentante della compagnia tedesca ha ribadito che Lufthansa resta "sempre interessata a crescere in Italia" e dunque guarda con attenzione ad eventuali slot liberati da Alitalia a Malpensa. Dal canto suo, anche Patrick Trancu, portavoce in Italia di Star Alliance, ha dichiarato che "l’Alleanza è pronta a consolidare la propria presenza a Malpensa", a costo che Sea riduca i costi dei diritti aeroportuali, “dato che a Bergamo Orio Al Serio sono esattamente la metà, dell’handling, che deve scendere almeno del 30% portandosi sui livelli di Fiumicino, e migliorare la dotazione infrastrutturale". "L’interesse da parte dei vettori c’è – ha concluso Trancu – e lo dimostra la decisione di Austrian Airlines di mettere in servizio, dal prossimo gennaio, il quinto volo tra Malpensa e Vienna".
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