“Dai segnali che ci arrivano l’asta non andrà deserta”. E’ quanto sostiene il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi mentre si fanno sempre più consistenti le voci di una possibile offerta da parte del colosso Usa del private equity Texas Pacific. Dall’Italia, intanto, vanno prendendo corpo le indiscrezioni sull’interesse del vettore italiano Air One di Carlo Toto, sostenuto da Banca Intesa, dietro cui molti intravedono la tedesca Lufthansa. A quel punto, secondo gli osservatori, appare improbabile l’uscita di scena di Air France che potrebbe sempre entrare in corso d’opera, magari come partner industriale in una delle cordate in gioco. Ad esempio quella guidata dalla società Management & Capitali di Carlo De Benedetti (in cui sono presenti Diego Della Valle, Goldman Sachs, Cerberus, Nerio Alessandri), che sta valutando il dossier e deciderà a ridosso della scadenza. L’onere per l’acquisto di Alitalia viene indicato in circa due miliardi di euro, oltre agli investimenti per rinnovare la flotta: sul lungo raggio Alitalia può contare su 23 aerei, contro i 170 di AF-Klm, 134 di Lufthansa, 130 di British.