Al vaglio del Mise offerte Alitalia. Dubbi sindacati su bando Air Italy

Incassate le otto manifestazioni d’interesse per Alitalia, scatta la fase due del processo di vendita della ex compagnia di bandiera. Ma sullo sfondo resta più forte che mai la nazionalizzazione del vettore, con la creazione di una newco pubblica, dopo lo tsunami che ha scatenato il coronavirus.    Le otto offerte, fra le quali quella di Almaviva, dell’imprenditore colombiano e patron di Avianca German Efromovich e dell’americana UsAerospace, verranno ora esaminate e nei prossimi giorni il commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, tramite l’Advisor Rothschild, comunicherà ai pretendenti l’ammissione o meno alla fase successiva.

Intanto, per oggi, lunedì 23 marzo, poi si terrà una riunione in videoconferenza su Alitalia al Ministero dello Sviluppo economico con sindacati e azienda. Proprio dai sindacati emerge una certa irritazione per il modo con cui il governo sta gestendo la vicenda Alitalia.  “Attendiamo la riunione” di lunedì “per avere piena consapevolezza sulle manifestazioni di interesse di cui per ora abbiamo appresso solo indirettamente dagli organi di stampa e per avere elementi di merito sul processo di nazionalizzazione previsto dal decreto Cura Italia”, dice il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, sottolineando: “Vorremmo capire dal Governo la serietà e la solidità industriale delle offerte anche perché per alcune nutriamo dei seri dubbi”.

Gli stessi sindacati denunciano poi il bando appena pubblicato per la vendita di Air Italy, finita in liquidazione. I due soci Alisarda e Qatar Airways, attraverso i liquidatori nominati il mese scorso, hanno infatti pubblicato sul sito della compagnia aerea un “invito a manifestare interesse per l’acquisizione dei complessi aziendali facenti capo ad Air Italy S.p.A. in Liquidazione”. La compagnia viene venduta in due lotti: uno per il ramo aviation e uno per le manutenzioni ma chi fosse interessato potrà comprarle entrambe. La deadline per farsi avanti è mercoledì 25 marzo.

E nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus, arriva anche la notizia che a causa del crollo del traffico aereo (oltre l’80% nell’ultima settimana) da lunedì 23 marzo e fino a dicembre scatterà la Cassaintegrazione Guadagni Straordinaria a rotazione per circa 3000 dipendenti di Aeroporti di Roma, pari ad una percentuale di oltre il 90%.

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