Sulla strada per le nozze tra Air France e Alitalia l’ostacolo più grosso da affrontare è il Tar: il tribunale si riunirà oggi sul ricorso di Air One che chiede spazi per rientrare in corsa. I giudici amministrativi devono esprimersi sulla scelta del Governo di affidare le trattative per la cessione di Alitalia direttamente ai vertici della compagnia rinunciando così, dopo il fallimento della gara del Tesoro, a ritentare la strada di una formale procedura di privatizzazione. Finora comunque la trattativa sembra procedere senza intoppi e nel rispetto dei tempi previsti: è confermato l’obiettivo di chiudere entro il 14 marzo con un accordo tra le compagnie sui contenuti dell’offerta definitiva di Air France. Dovrà poi pronunciarsi l’azionista, il Tesoro, che per chiudere l’operazione dovrà conferire le sue azioni ad una offerta di scambio dei francesi. Da qui l’esigenza che a dire l’ultima parola sia il nuovo Governo, dopo le elezioni. Intanto l’attuale Governo va avanti: l’approvazione di un emendamento dell’Esecutivo, approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, inserisce del decreto ‘Milleproroghe’ il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, con la cassa integrazione straordinaria per 48 mesi, necessario per accompagnare il piano. Durante la prossima settimana è atteso l’avvio del confronto tra le due compagnie ed i sindacati italiani sul progetto di integrazione. IL numero uno di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta potrebbe arrivare a Roma intorno al 27 febbraio.