Alitalia, ok del governo al prestito ponte

300 mln di euro per gestire la transizione, ci sarà una cordata di enti e banche

Via libera con tante polemiche al prestito ponte del Governo di 300 milioni di euro a favore di Alitalia. Romano Prodi ha infatti dato l’ok al prestito per garantire al nuovo governo di affrontare con piu serenità questa fase di transizione e al contempo trovare nuove soluzioni per salvare la compagnia di bandiera. La decisione è stata presa ieri in serata in un clima di polemiche tra Prodi e Berlusconi. Il primo ha attaccato il presidente entrante per il fallimento della trattativa con Air France. Il Cavaliere ha risposto con un secco “ora ci penso io” annunciando che “ci sono le condizioni per una nuova compagine azionaria formata anche da enti importanti e banche”. Anche la cifra di 300 milioni di euro è stata frutto di trattative. Il Decreto era infatti entrato in Consiglio dei ministri con un finanziamento più basso, fra i 150 e i 200 milioni di euro, alla fine Prodi e il suo governo hanno accettato le condizioni degli avversari. Non senza, però aver prima chiarito che avrebbero detto senza infingimenti da dove arrivava la richiesta di stanziare una cifra di una simile portata. E così il premier, dopo un’ora di riunione, scende in sala stampa e annuncia: "Silvio Berlusconi mi ha chiesto un prestito più sostanzioso di quello che avevamo previsto per avere più tempo per risolvere la vicenda Alitalia. Il nostro è stato un atto di responsabilita". Ora il vettore ha quindi un po’ di tempo in più. Questo non vuol dire che siano finite le “sorprese”. Il nuovo governo si troverà comunque a gestire una delicata situazione di transizione ed è molto probabile che il Cavaliere, in attesa di disegnare l’assetto definitivo della compagnia, pensi anche a nuovi vertici che accompagnino l’azienda in questa fase. Tra i nomi che stanno circolando in queste ore ci sono quelli di Maurizio Basile, ex ad di Aeroporti di Roma (e che nasce come manager Alitalia) e Mario Resca, ex presidente e ad di Mc Dondald Alitalia ed ex commissario straordinario di Cirio-Del Monte.  Il presidente del Consiglio in pectore è più che convinto che nuovi "partecipanti" si facciano avanti chiedendo di verificare i conti e per presentare al più presto una proposta impegnativa. "Poi si vedrà – spiega – come potrà essere individuato un piano industriale che riporti la compagnia al pareggio e poi all’utile".
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