Alitalia rimanda cda su Piano industriale

È stato rinviato a data da definirsi il CdA di Alitalia che si sarebbe dovuto riunire oggi per esaminare le linee generali dell’aggiornamento del Piano industriale della compagnia.

Lo slittamento si sarebbe reso necessario sia per l’indisponibilità di alcuni membri del board, ma anche per meglio definire le varie questioni ancora aperte, dalla joint venture con Air France-Klm agli slot su Linate.    Diversi infatti i dossier ancora aperti sul tavolo, dal cui esito dipende la definizione del Piano industriale. Oltre alla joint venture con i franco-olandesi, che scade nel gennaio 2017 e sulla quale la linea resta quella già annunciata nel maggio 2015 dall’allora ad Silvano Cassano di abbandonare l’alleanza; resta da decidere cosa fare degli slot su Linate; è inoltre ancora in corso la trattativa sull’alleanza transatlantica.

La nuova data del board verrà decisa la prossima settimana: il consiglio esaminerà le linee guida del Piano, mentre il varo è atteso per la metà di dicembre.    La riunione del board, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe dovuto approvare anche un’operazione sul patrimonio che prevede l’accollo a carico dell’azionista Etihad di 216 milioni di euro di debiti. La compagnia naviga tuttora in una perdita, bruciando 500 mila euro al giorno, e rischia di non centrare l’obiettivo di raggiungere il break even nel 2017. Secondo alcune stime non confermate stime la compagnia rischia di chiudere con un rosso di 400 milioni di euro quest’anno e 500 milioni l’anno prossimo. 

C’è poi la questione degli esuberi, per i quali girano numeri che oscillano da 600 a 2.000. Numeri che comunque dipendono dall’esito delle trattative aperte e dalle scelte industriali che verranno definite nel Piano. E’ probabile che venga deciso qualche intervento per ridurre il costo del lavoro, per rendere la compagnia più agile e snella. Sarebbe inoltre prevista la messa a terra di una decina di aerei di medio raggio e l’arrivo di nuovi velivoli per il lungo raggio. Tempi e modalità sono tutti da definire. Alcune indiscrezioni parlando anche della possibile creazione di una struttura low cost, attraverso l’attuale Cityliner, ipotesi che tuttavia non sembra essere facilmente realizzabile.

editore:

This website uses cookies.