Rinviato a data da definirsi l’incontro inizialmente previsto per oggi tra i commissari straordinari di Alitalia e i sindacati, in attesa degli sviluppi sul fronte del Governo. Sfuma dunque per i rappresentanti dei lavoratori l’occasione per avere risposte e chiarimenti sulle molte incognite che riguardano il futuro della compagnia.
Intanto prosegue il lavoro della compagine composta da Fs, Mef, Delta e Atlantia, per arrivare pronti alla scadenza del 15 settembre con l’offerta vincolante e il piano industriale. Fondamentale sarà la verifica con il partner americano, che dovrebbe avvenire in un incontro ad Atlanta nei prossimi giorni, ma la cui data non è ancora stata fissata.
In cima alle preoccupazioni dei rappresentanti dei lavoratori, che avrebbero dovuto incontrare oggi i commissari Stafano Paleari, Daniele Discepolo ed Enrico Laghi per un incontro informale, c’è il livello della cassa, ovvero l’ossigeno rimasto alla compagnia, in amministrazione straordinaria da oltre due anni. A fine luglio, secondo fonti vicine alla società, la liquidità, pari a 413 milioni più i depositi, era ad un livello “superiore a quanto programmato”. Ma i sindacati vogliono chiarimenti in “termini di prospettive, per capire per quanto tempo si può reggere, dal momento che i tempi di risoluzione della crisi del Governo non sembrano così brevi”, spiega il segretario generale della Fit Cisl Salvatore Pellecchia.
A preoccupare c’è poi il delicato nodo degli esuberi, con voci che circolano di tagli superiori alle 2 mila unità: la compagnia ha invece bisogno di un “piano industriale di sviluppo”, dice il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito. Un altro nodo su cui i sindacati chiedono chiarezza è l’alleanza transatlantica, che secondo quanto trapelato penalizzerebbe la compagnia italiana: in base a quello che è filtrato fino ad oggi, “servono modifiche sostanziali, altrimenti sarebbe penalizzante”, osserva il presidente dell’Anpac Antonio Divietri. Fonti della compagnia, però, precisano che questo tema “è parte del confronto in atto” tra i partner che stanno lavorando alla nuova Alitalia, “poiché rappresenta un elemento rilevante del piano industriale”.
I prossimi giorni si prospettano caldi anche per lo sciopero di 24 ore dei piloti e assistenti di volo del 6 settembre, mentre il 23 settembre finisce la cigs che coinvolge 830 dipendenti. C’è poi la scadenza chiave del 15 settembre, ma già si comincia a pensare ad un nuovo slittamento. “Mi aspetto che verrà prorogata – osserva il segretario della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi – visto che la situazione è ancora fluida: mi sembrano ancora indietro con i lavori”.